Camminare fianco a fianco a un’amica del cuore, mi piace assai.
Pur essendo io sostanzialmente una solitaria, mi capita sempre più spesso di ammorbidire le spine, di cui mi sono meticolosamente adornata, anche solo per effetto della sua taumaturgica presenza.
Camminare in silenzio, per tratti brevi, armonizza ciò che abbiamo condiviso fino ad un secondo prima.
E come sullo spartito di un musicista che compone al momento, ispirato dalla natura, dall’incedere comune e dal silenzio così rinasce la parola, fluida, sincera, aperta, vera.
Due creature che condividono la vita in uno specifico tempo, ascoltando con sincero interesse tutto ciò che emerge, una per l’altra: specchiandosi, respingendosi e ritrovandosi da qualche parte, là nelle lande misteriose del loro prezioso spazio intimo.
Sono una donna davvero molto, molto fortunata!