Come torre saracena
scruti impassibile l’orizzonte,
mentre suoni lontani s’infrangono,
tagliando l’aria intorno.
Osservi attenta ogni movimento del mare,
per giorni e notti, così, all’infinito.
Solitudine
mi avvolgi, mi seduci,
attanagli il mio cuore,
lo laceri, lo turbi, imperi.
Solitudine dalle antiche memorie,
ti muovi sinuosa e sensuale tra le mie carni fragili,
ubriacandomi di un dolore che,
rapido come fulmine sull’acqua,
cade fragorosamente
risvegliandomi.
Bellissima, fragorosamente silenziosa e calda. Grazie Laura
grazie a te Indi, sai che per me sei una musa ispiratrice