Questa pagina nasce dal mio desiderio di ricapitolare e ricordare tutte le volte che si sono manifestate parole come foglie portate dal vento e che, attraversando le mie mani, sono riuscite a catapultarsi su un foglio di carta o qualche decennio dopo, conservate nello scrigno del computer.
Tutto ha inizio all’età di circa sette anni: sono sdraiata nell’erba alta e guardo il cielo, intanto che i miei genitori raccolgono il tarassaco. E da quella posizione vedo sfrecciare uno stormo di sette colombe bianche. Me lo ricordo come se fosse una fotografia a colori nella mia mente. Ancora non lo sapevo che quella immagine, quella frase, era l’inizio di una poesia che attendeva di scendere sulla terra, nella mia terra.
Da quel primo ricordo, un decennio dopo, scrivo la prima poesia. Avevo diciassette anni e una vita davanti, ma già allora, sentivo insinuarsi qualcosa che solo molti anni dopo potei riconoscere come depressione.
Tanta sofferenza interna, tanta paura di esprimermi, tanta paura e basta.
Oggi ho deciso di rivedere tutto e di riscriverle pressapoco in ordine cronologico perché desidero osservare cosa ho attraversato nel corso degli anni, cosa è rimasto e cosa se n’è andato per sempre.
Ha inizio il viaggio