Compagna mia dolce d’avventura,  tante volte ho sciolto le mie lacrime per te,  nella solitudine e nell’astio  di un tempo che ci ha diviso.  Eppure mille volte ancora ti sceglierei  mia piccola cerbiatta travestita da leone.  Non potrei amare che te.  Insieme giocando in nuovi spazi, cavalcando tra galassie sconosciute,  riconosceremo subito il nostro amore profondo. Leggi altro →

Il Male sibilò al Bene:   “Scendi nell’abisso con me”   Il Bene lo seguì.   Segreti si muovono nell’ombra.   Il Bene diventata debole fiamma   disse al Male:   “Ti prego, danza con me   per un’ultima volta”.   Il Male accettò.   Il Bene si affidò al male,    completamente   tra vortici sussurrati.   Il Bene e il Male danzarono   tra Luce e Ombra,   in eterno   per non lasciarsi mai più.  Laura gennaio 2022Leggi altro →

Mi sento orfana, non solo dei genitori, ma di tutte quelle ideologie in cui mi sono identificata in tutti questi anni, credendole sane, vere, basate però sulle intuizioni o le esperienze di altre persone, non sulle mie. E non lo dico, né in un caso né nell’altro, con rimpianto o tristezza: è la vita che porta il cambiamento profondo, inevitabilmente La disillusione su ogni fronte, sentimentale, politico, umano, persino sulle scelte alimentari, non mi ha ancora reso cinica, almeno lo spero. Solo sento come di essere rotolata e la botta che ho preso cerco di assorbirla con pazienza e amorevolezza per poter costruire qualcosa diLeggi altro →

Come torre saracena scruti impassibile l’orizzonte, mentre suoni lontani s’infrangono, tagliando l’aria intorno. Osservi attenta ogni movimento del mare, per giorni e notti, così, all’infinito. Solitudinemi avvolgi, mi seduci,attanagli il mio cuore,lo laceri, lo turbi, imperi. Solitudine dalle antiche memorie,ti muovi sinuosa e sensuale tra le mie carni fragili, ubriacandomi di un dolore che, rapido come fulmine sull’acqua, cade fragorosamente risvegliandomi.Leggi altro →

Complice il sole che ha finalmente avuto il coraggio di farsi vivo dopo giorni e giorni di grigiume, esco di casa per fare due passi nei dintorni di casa. L’aria è pungente sul viso e contemporaneamente il calore del sole, mi mostra la bizzarra modalità “schizofrenica” con cui madre natura ci dice che ci ama…e tanto pure, anche se spesso noi non arriviamo a sentirla. O almeno così mi piace credere. Estasiata dal ritmo dei miei passi sui diversi strati di fango ghiacciato, misto a foglie ormai in via di dissoluzione, respirando a pieni polmoni, il file della memoria del cuore s’accende in un film variopinto;Leggi altro →

Mia madre era una bravissima cuoca: ricordo ancora le tagliatelle, i gnocchi, gli agnolotti stesi sul tavolo della cucina. A quel tavolo ci arrivavo a stento, perché il naso sfiorava a malapena lo spigolo. I miei occhi hanno visto mani sapienti sbattere, impastare, cucinare, chiudere con cura ogni singolo agnolotto, riempire la “tasca di carne” (la sacòcia in torinese) con un ripieno profumatissimo. Ricordo però, nella mia pelle, anche la latente e non manifesta infelicità di vivere. Mamma era quel genere di donna votata al servizio alla famiglia non perché predisposta, ma perché obbligata dalle leggi sociali del tempo. Parlare di realizzazione era blasfemo, direi impossibile. Così lei, ritiratasiLeggi altro →

C’è una gran differenza tra l’avere in mente di raccontare qualcosa e lo scriverla effettivamente. Nelle mie “lettere” cercavo di essere onesto il più possibile, seguendo la vecchia massima greca: “Dona tutto ciò che possiedi, e allora ti sarà dato”. Ricordi, sogni, riflessioni di C.G. Jung Già, proprio così caro il mio Carletto (che poi sarebbe Jung), mai come oggi sento le tue parole calzanti con ciò che mi accade. L’altro giorno, mentre mi allenavo a spinning in solitaria– uno degli strumenti per eccellenza di riflessione per la sottoscritta – si sono inanellate una dopo l’altra delle parole, che hanno formato un concetto, che hannoLeggi altro →

Anche solo immaginare un abbraccio, anche solo ricordarlo…che sconvolgimento cellulare. La memoria s’attiva, ma non solo lei. C’è qualcosa di diverso nel prossimo abbraccio che darò, lo sento. Proprio al centro, lì nel cuore, sento calore al solo pensiero, un piacere mai provato prima; sì prima, quando gli abbracci erano una moda, quando gli abbracci erano scontati e forse, a volte, abusati, dati e ricevuti senza sentimento, solo per abitudine o convenienza. Un abbraccio d’amore sarà quello che darò e riceverò, consapevole, scelto, avvolgente, risanato, voluto e protratto in una nuova bolla temporale…un abbraccio che non finirà mai più, che inonderà il mio corpo perLeggi altro →