Prega come sai amata figlia Prega con gioia Prega con la vivacità dell’essere tuo Non stancarti di sorridere e ridere come tu sai E’ tempo di scelte, di fiducia, di perdono Lascia al tempo e all’amore fare tutto il resto Ti amo MiriamLeggi altro →

“Maaahh, non vedi? La gente è andata tutta fuori di testa! Sono pieni di rabbia, non capiscono ‘na mazza, non si svegliano, sono proprio una massa di pecoroni.” E poi, in genere, arriva la perlina: “Meritiamo l’estinzione!”. E ancora si sprecano pillole di falsa saggezza del tipo:” ehhh ma se mangiassero così, se dormissero cosà, se camminassero di là, se nuotassero in giù, se facessero filosofia, se meditassero tutti i giorni, se facessero yoga, se facessero…se facessero o pensassero come dico IO. Di soggetti convinti di saperla lunga (alcuni in assoluti buona fede, altri decisamente molto meno) ne sento tanti e, confesso, una parte di me per esserneLeggi altro →

Ho deciso di ricominciare a scrivere e condividere ciò che che ho vissuto finora. E’ da tempo ormai che accade, più o meno intensamente; sempre più spesso, quando mi sento immersa in un’onda emotiva particolare, desidero tradurre i pensieri che mi attraversano, in parole scritte. Amo descrivere gli attimi, le immagini o i suoni, mi diletta “uscire allo scoperto” al di là dei ruoli, delle convinzioni, delle paure più o meno esplicite Ma chi dentro me vuole scrivere? Solitudine? Necessità epocale? Autocompiacimento? E’ il destino che chiama? O la somma di tutto ciò? Mistero. E poi, cosa voglio scrivere? Succede un poco come quando dipingo: prendo un coloreLeggi altro →

Quando sono nata il mio cuore piccolo pulsava velocemente; sembra impossibile adesso che un cuore così piccolo fosse così pieno di amore. Batteva forte, al ritmo dell’amore, l’amore quello vero, quello che solo un bambino non sa di avere e che elargisce grazie alla sua sola presenza. Crescendo il cuore ha smesso di battere a quel ritmo: si è chiuso pian piano, senza neanche sapere che che stava avvenendo. Senza sapere che si stava ergendo un muro intorno che soffocava il suo battito. L’amore non l’ha più abitato quel piccolo cuore dall’ultimo ineluttabile e spietato, no. Nel frattempo sono diventata grande, ho fatto anche delleLeggi altro →

“Come stai?”  Non saprei dire risponderti… vado a ondate, a cicli sempre più ravvicinati che mi stordiscono. Ho intuito che il creato si muove con me, che il sole sorge quando lo penso, che le braccia sono ali e le gambe il sostegno della terra, che il cuore è il pulsare delle stagioni e che l’estate che sta per arrivare sarà fresca e assolata, ma non l’ho realizzato pienamente dentro me. Tutto, ma proprio tutto ciò che penso si realizza, ma a dire il vero, non so come arriva; direi piuttosto che c’ inciampo, apparentemente per errore, ma non ricordo mai con precisione la viaLeggi altro →

Profumo di acacie, effluvio miracoloso, così tanto da scordarmi in quell’istante la paura del domani, i sensi di colpa, i pensieri ricorrenti così insistenti. Cielo azzurro, nuvole che rimbalzano e giocano tra loro; i miei occhi scrutano l’invisibile in cerca di conforto o forse chissà, d’ ispirazione. In tutte le sue variabili l’Amore è presente ovunque anche, e soprattutto, là dove ha le sembianze che non m’aspetto. Sono consapevole che nel mondo, proprio in questo preciso istante di personale beatitudine, accadono ogni sorta di nefandezze; ne posso sentire il peso proprio qui, sul mio petto. Un sorriso s’abbozza sulla bocca e mi chiedo: “Chissà se il mioLeggi altro →

ovvero come dare la colpa agli altri pensando di avere ragione. Fu così che, per sfuggire alla sensazione amara di chi si sente comunque e a prescindere fuori luogo, ho lasciato di fretta e furia un biglietto sul tavolo della cucina di casa, durante un’anonima domenica pomeriggio, con scritto:” vado a raccogliere le pesche”. Non un riferimento su dove fossero ‘ste pesche, un numero di telefono dove potermi chiamare, una spiegazione che giustificasse una vera e propria fuga. Ho lasciato nel dolore e nello sbigottimento due anime candide la cui unica “colpa” era stata, ai miei occhi prevenuti, essere prive di ambizioni. Le ho lasciateLeggi altro →

Sono nata perché molto desiderata, così mi è stato detto ripetutamente dai miei genitori: mia madre durante la gravidanza ha partecipato a un corso per gestanti, cosa decisamente rara visto che sto parlando di sessant’anni fa. Quando l’ho scoperto (per caso durante una conversazione telefonica con mia madre) sono rimasta sospesa nello stupore! Pensando a lei, ripercorrendo mentalmente la strada che ha dovuto fare da casa all’ospedale, è scattato qualcosa in me, un pensiero collegato dritto al cuore, una sensazione che ha lo stesso rumore di un interruttore che ruota da off a on: clic! In quel preciso istante ho realizzato che mia madre miLeggi altro →

…”Non si sputa mai nel piatto dove si mangia”. Questa una delle frasi più sentite durante i pranzi e le cene con la mia famiglia. Ehh già…“mamma Fiat” veniva chiamata la Fabbrica Italiana Automobili Torino in casa mia: una “mamma” che ha visto il massimo della sua espansione e potenza economica durante gli anni della mia infanzia e che ci dava, come una mamma, da mangiare. Ricordo molto chiaramente quel signore elegantissimo che, ogni tanto, sbucava nello schermo della nostra televisione: alla sua presenza sembrava che il tempo smettesse di battere i minuti. E in quel preciso istante la voce trasognata e devota di mia madre sussurrava: ” Lo vedi quelLeggi altro →

Conoscere nuove persone, scoprendo che ci sono molte più anime affini di quello che immaginavo; sentire gioia nelle piccole cose, sentirmi a casa ovunque e con chiunque, restare in silenzio e godere delle voci intorno, vivere esperienze che mi confermano che sono sulla strada giusta perché, proprio la mia.Leggi altro →