Ricordi di famiglia 2
Ho sempre ascoltato attentamente mio nonno Giovanni, fine oratore, grande estimatore del buon vino; mi piaceva la serietà con cui mi parlava, come a una grande. Lui, come sua figlia Marcella, mi tenevano in forte considerazione e io questo lo percepivo chiaramente, anche se molto piccola. L’episodio che ricordo con più affetto e una nota di orgoglio, fu quello in cui, seduta sulle sue ginocchia, mi disse con coraggio e lealtà rara per un adulto nei confronti di una bambina: “Sai Laura, io ho creduto nel fascismo, ma mi sono sbagliato. Sono stato ingenuo a credere che davvero Mussolini volesse il bene della mia terra.Leggi altro →